Tecniche di rilassamento

Le tecniche di rilassamento sono azioni volontarie utilizzate per gestire stress o stati ansiosi.

Queste tecniche sono utili in tutti quei casi in cui si avverta il bisogno di allentare uno stato di tensione e ripristinare una condizione di equilibrio.
Oggi sono numerose le tecniche di rilassamento integrate in vari protocolli psicoterapeutici, in quanto si è reso sempre più evidente quanto possa essere utile acquisire degli strumenti che consentano di poter accedere in modo relativamente semplice ad uno stato di rilassamento.

Tipologie di tecniche di rilassamento

Le tecniche di rilassamento comprendono un insieme molto numeroso e variegato di metodologie e approcci. Tra di esse, quelle che utilizzo maggiormente nella pratica clinica sono essenzialmente riconducibili a tre tipologie:

– Il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson. Questa tecnica si basa sull’idea che lo stress psicologico si accompagni a un aumento della tensione muscolare, anche se spesso le persone non ne sono consapevoli. Imparando a prendere coscienza di questa tensione, e a rilassare quindi i muscoli del corpo, è possibile limitarne l’impatto.
Nel rilassamento muscolare progressivo si contraggono e si rilasciano in sequenza i principali gruppi muscolari del corpo, dalla testa ai piedi. In questo modo si va a ridurre la tensione muscolare residua che può persistere anche in una condizione di riposo.

– Tecniche immaginative. Per ridurre lo stress e gestire le emozioni spiacevoli è possibile imparare a orientare la nostra consapevolezza su immagini positive e rilassanti. L’uso dell’immaginazione, tramite un opportuno esercizio, può consentire alle persone di imparare a visualizzarsi in un contesto, reale o immaginario, caratterizzato da sensazioni di sicurezza, rilassamento e piacevolezza.

– Tecniche derivate dalla Mindfulness. La Mindfulness può essere definita come la “consapevolezza che emerge prestando attenzione di proposito, nel momento presente e senza giudicare, alle cose così come sono” (Kabat-Zinn). Si tratta di una pratica con origini antiche, che si rifà alla tradizione meditativa Buddista, che oggi è entrata sempre più a far parte di diversi protocolli psicoterapeutici, soprattutto nell’ambito della psicoterapia cognitivo comportamentale.

La Mindfulness

La pratica della Mindfulness può essere vista come un allenamento dell’attenzione, che viene svolto coltivando un atteggiamento di apertura e curiosità nei confronti dei pensieri, emozioni e sensazioni corporee che si presentano alla nostra coscienza.

La pratica abituale della Mindfulness consente di raggiungere una accresciuta consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci circonda nel momento presente, senza perdersi in pensieri incentrati sul passato o nelle preoccupazioni riguardanti il futuro.

Molti studi hanno dimostrato come questo tipo di stato mentale favorisca la diminuzione dello stress, dell’ansia, del dolore cronico e favorisca un generale miglioramento della qualità di vita.

Dott.ssa Celeste Bernardini
Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa clinica
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